Una delle domande che viene posta quasi sempre al Chirurgo dalle donne che hanno intenzione di sottoporsi ad un intervento di aumento del seno, riguarda le attenzioni che dovranno prestare nel muoversi e dormire successivamente all’intervento di mastoplastica additiva.
Ovviamente, nei primi giorni successivi all’intervento è consigliabile controllare i movimenti delle braccia per evitare di provare dolore e scongiurare il rischio di rotazione. Per quanto riguarda le mani e i gomiti, non esistono particolari limitazioni ai movimenti e fin dalle prime ore dall’intervento possono essere mossi senza alcun problema. Una minima attenzione, invece, va prestata all’elevazione delle braccia, al riguardo consigliamo:
- per i primi sette giorni dall’intervento di mastoplastica, limitare al minimo l’elevazione, cercando di tenere le braccia unite al corpo;
- a partire dalla seconda settimana, è possibile cominciare ad alzarle, facendo attenzione a non superare i 90°;
- trascorso un mese dall’intervento, è possibile muoverle ed alzarle senza alcuna limitazione.
Dormire ed alzarsi dal letto dopo un intervento di aumento del seno
Dopo un intervento di mastoplastica di aumento, per le prime 4 settimane è indicato dormire “a pancia in alto”. Utilizzando dei cuscini posizionati lateralmente, ci si può aiutare nel limitare i movimenti di lateralizzazione.
Dopo i primi giorni, quindi, è già possibile dormire di lato senza problemi. Va considerato che il pericolo è rappresentato dalla possibilità di favorire, con eccessivi movimenti di sollecitazione e compressione, possibili sanguinamenti.
Normalmente, per aversi una stabilità dal punto di vista della “chiusura” completa dei vasi sanguigni sono necessari 21 giorni. Questi quindi sono i giorni indicativamente più delicati dopo un qualsiasi intervento chirurgico. Successivamente è possibile anche dormire a “pacia in giu”. Anzi, in alcuni casi può essere anche utile per favorire una sorta di massaggio che manterrà il seno morbido e naturale.
Nel caso in cui la protesi sia stata collocata in posizione submuscolare , essendoci un maggiore “traumatismo” la Paziente stessa tenderà a ridurre i movimenti per ridurre cosi la dolenzia postoperatoria. Cio va tenuto presente così da prevedere che nei primi giorni postoperatori, durante i movimenti di sollevamento dal letto o dalla poltrona, ci possa essere anche eventualmente un supporto da parte di un parente.