E’ nel proprio sangue la soluzione che fa ricrescere i capelli. Prelevato, centrifugato e ‘lavorato’ in laboratorio fornisce 3,5 volte di piu’ la quantita’ di piastrine contenute all’origine; iniettato sottopelle a 45 pazienti, uomini e donne, affetti da alopecia areata, ha interrotto la caduta e fatto ricrescere la chioma al 60% dei soggetti, contro il 26,6% di quelli sottoposti invece a cure a base di cortisone.
La sperimentazione, randomizzata e in doppio cieco, e’ stata presentata al 2° Congresso Internazionale di Dermatologia tenutosi a Milano ed e’ stata condotta dai dermatologi dalla International Hair Research Foundation (Ihrf) di Milano insieme all’universita’ di Brescia e la Hebrew University Medical Center a Gerusalemme, Israele. ”Le punture di piastrine ricavate dallo stesso sangue del soggetto affetto da calvizie hanno mostrato risultati significativamente migliori rispetto alla terapia cortisonica standard e al placebo, diminuendo anche la distrofia, il bruciore e il prurito che invece accompagna il cortisone ed ha stimolato una proliferazione cellulare piu’ elevata” ha precisato Fabio Rinaldi, presidente dell’Ihrf.
”Il nostro e’ il primo studio che dimostra l’efficacia del plasma ricco in piastrine nella cura dell’alopecia areata, che e’ una patologia molto comune e che puo’ regredire spontaneamente ma lo studio dimostra come il composto umano, che contiene oltre 20 differenti fattori di crescita, e’ coinvolto nella proliferazione e nella differenziazione cellulare. Questa ricerca apre la strada a nuove indagini e piu’ efficaci cure anticalvizie, perfino prive di effetti collaterali e si somma ad altri risultati ottenuti gia’ con successo in dermatologia nella cura delle cicatrici di acne dopo somministrazione di plasma ricco in piastrine” conclude il dermatologo.