Decidere un intervento chirurgico
Una delle fasi più delicate per il paziente è la preparazione all’intervento,…
La blefaroplastica è un intervento che serve ad eliminare le borse sotto gli occhi e l’eccesso di pelle della palpebra superiore ed inferiore che danno all’occhio un aspetto invecchiato e stanco.
Il rilassamento cutaneo delle palpebre, il gonfiore a carico delle palpebre inferiori (le famigerate borse) e quelle rughe (zampe di gallina) che con il tempo marcano sempre più il volto, vengono trattate chirurgicamente dal Chirurgo Plastico attraverso un intervento di blefaroplastica finalizzato a rendere lo sguardo più fresco. Non deve esserci assolutamente uno stravolgimento dello sguardo, ma solo un rinfrescamento come molte persone amano sognare.
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L’intervento di blefaroplastica generalmente si esegue utilizzando l’anestesia locale associata a sedazione. Si marca la cute in eccesso regolandosi sempre su misurazioni molto precise, per non rimuovere ne pelle in eccesso e non creare stigmate dell’intervento, ne lasciare troppa pelle e quindi rendere il risultato ottenuto poco valido. Normalmente, si riposiziona la cute delle palpebre inferiori fissandola anche al bordo osseo della parete dell’orbita, cosi da sostenerla adeguatamene e rendere lo sguardo veramente rinnovato e giovanile. Si rimuove, poi, l’eccesso di tessuto adiposo o lo si riposiziona a seconda della situazione locale e del risultato che si desidera raggiungere. Si possono anche correggere deficit funzionali dei legamenti, attraverso dei punti di sutura in materiale non riassorbibile.
Nel caso della palpebra superiore l’intervento di blefaroplastica è finalizzato a rimuovere quell’eccesso di pelle che provoca una piega sulla palpebra stessa, rendendo l’occhio “stanco” ed in alcuni casi di rilassamento molto marcato, è causa di difficoltà alla lettura e facile affaticabilità. Sempre quindi in anestesia locale accompagnata da sedazione si marca la cute in eccesso, si infiltra e si rimuove. Al contempo, si rimuove anche il tessuto adiposo che prolassato è causa di quel gonfiore che appare nell’angolo superiore interno della palpebra. Si utilizza normalmente, per chiudere la ferita chirurgica, una sutura in continua (cioè un filo unico che fa tanti passaggi) che poi verrà rimosso dopo 4-5 giorni. Il gonfiore, lividi ed eventuali segni dell’intervento, si attenueranno nel corso di una settimana circa.
La blefaroplastica inferiore tratta la cute in eccesso, le borse e le rughe laterali. L’intervento chirurgico si esegue utilizzando anestesia locale ed un po’ di sedazione per tranquillizzare il Paziente. L’incisione è solitamente disposta appena sotto il margine delle ciglia. Attraverso questo passaggio si accede al setto che divide il muscolo orbicolare dal tessuto adiposo, si incide tale setto e si evidenziano cosi “ le borse”, tessuto adiposo che quando sporge provoca esteticamente quell’aspetto di occhio affaticato. Si tratta tale eccesso rimuovendolo o riposizionandolo a seconda della situazione locale che si incontra. Si rimuove anche la pelle in eccesso, si incide il muscolo orbicolare lateralmente per migliorare le rughe laterali e si conclude l’intervento riportando al suo posto la cute precedentemente scollata.
I risultati da attendersi sono quelli di uno sguardo più giovanile, rilassato. La durata del risultato prevedibile è di una decina di anni. Non bisogna temere di ritrovarsi con occhi fissi o difficoltà alla chiusura delle palpebre, perché le misurazioni preoperatorie sono tali da evitare di incorrere in tali errori di valutazione.
Normalmente un intervento chirurgico di blefaroplastica inizia ad essere indicato a partire dai 40 anni ma esistono casi dove è indicato, perché molto evidenti, anche rimuovere le borse verso i 30 anni. Non ha molto senso attendere che le palpebre si appesantiscano in modo molto evidente, perché si rischia di perdere il vantaggio di godere del risultato dall’intervento, per molti anni prima di decidersi ad operarsi. La durata del risultato ottenuto si aggira sui 10 anni e quindi è anche prevedibile la possibilità di potersi rioperare con il trascorrere degli anni.
Attraverso la blefaroplastica si trattano:
Inoltre: tutte quelle manifestazioni di indebolimento delle strutture legamentose delle palpebre, fonte poi di deficit funzionali che determinano ectropion, entropion, ptosi palpebrale.
Vari tentativi di ottenere un miglioramento dell’estetica palpebrale senza ricorrere alla chirurgia, vengono proposti frequentemente. I risultati, però, sono generalmente piuttosto limitati nel tempo e non risolutivi.
L’idea è quella di utilizzare delle energie, laser per esempio o la diatermocoagulazione, che rendano la cute più tesa grazie all’effetto che la causticazione provoca sul derma. I vantaggi sicuramente sono legati alla rapidità di esecuzione, minore traumatismo, costo e replicabilità della tecnica anche a distanza di poche settimane. L’indicazione comunque è per Pazienti giovani nei quali l’eccesso di cute è piuttosto limitato e l’elasticità è molto buona.
Attualmente, la possibilità di utilizzare dei filler a base di acido ialuronico, assolutamente compatibili con l’organismo e di lunga durata, consente di migliorare l’aspetto delle borse riempiendo, per esempio, il margine inferiore. Si dà cosi l’impressione che la borsa stessa si sia ridotta. Altro prodotto utile è il botulino che consente di ridurre le cosiddette zampe di gallina e sollevare il sopraciglio migliorando così di molto anche l’aspetto della palpebra superiore. I risultati si mantengono per 5-6 mesi e sono facilmente ripetibili.
ll costo di un intervento di blefaroplastica ha numerose varianti. Dipende, per esempio, dal fatto che ci si sottoponga alla sola blefaro superiore, o superiore ed inferiore?
Che si possa utilizzare il regime di chirurgia ambulatoriale o di Day Hospital?
Insomma, esistono delle varianti che interferiscono sul valore complessivo dell’intervento e che andranno valutate per ogni singolo caso clinico. L’indicazione è sempre quella di sottoporsi ad una visita e discutere con il chirurgo quale possa essere la migliore opzione chirurgica e le condizioni ideali per il massimo risultato e la massima sicurezza! Per maggiori chiarimenti in merito, puoi contattare il medico chirurgo Fabio Massimo Abenavoli e ricevere tutte le delucidazioni di cui necessiti.
Va considerato che il costo di un intervento chirurgico è collegato sia all’esperienza e garanzia che il Chirurgo ha e può offrire sia alla adeguatezza della struttura dove si svolge un intervento chirurgico. Il principio deve essere quello improntato alla qualità e mai al risparmio.
Durante la visita preoperatoria il medico Chirurgo effettua tutta una serie di valutazioni:
Tutte valutazioni importanti proprio per ottenere un risultato estetico e funzionale ottimale e soprattutto naturale.
E’ importante evitare di assumere farmaci preoperatoriamente che possano favorire il sanguinamento (Aspirina per esempio), vitamina E e tutti gli antinfiammatori (FANS). Astenersi dal fumo per almeno 10 giorni preoperatoriamente. In tutti i casi è preferibile chiedere al proprio chirurgo di fiducia se esistono controindicazioni ad utilizzare un farmaco o meno prima di operarsi.
Per alcuni giorni dopo l’intervento di blefaroplastica si avrà un certo edema locale con ecchimosi. Esistono delle creme specifiche che si possono utilizzare e che favoriscono un riassorbimento più rapido, comune dei segni dell’intervento.
Una predisposizione, però, ai lividi può essere in parte compensata con un utilizzo per esempio di vitamina K o vitamina C preoperatoriamente. La sospensione del fumo almeno 10 giorni prima dell’intervento è un altro importante mezzo per ridurre l’incidenza di ematomi. Massaggi linfodrenanti iniziati già pochi giorni dopo l’intervento favoriscono comunque un decorso postoperatorio più brillante!
Il recupero è piuttosto rapido. Per la sola blefaro superiore o inferiore bisognerà prevedere 3-4 giorni di riposo. Ovviamente, ci si può muovere, uscire e con occhiali da sole fare vita sociale (per nascondere i lividi eventuali).
I punti vengono rimossi dopo 4-5 giorni di solito. Dopo l’intervento chirurgico, gia fuori della sala operatoria è utile utilizzare degli impacchi di ghiaccio.
Le cicatrici sono nascoste nel bordo del margine cigliare per la blefaro inferiore e nella piega della palpebra per la blefaro superiore.
Non è dolorosa, si realizza utilizzando anestesia locale associata ad una sedazione in modo da evitare anche quella normale quota di stress legata all’intervento stesso.
Normalmente i rischi sono modesti, a parte edema ed ematoma che possono presentarsi in modo più o meno importante. La comparsa di cicatrici evidenti, se pur rara, è una possibilità. Sono stati descritti anche casi di cecità collegati ad un ematoma importante che comprimendo il nervo retinico ne ha provocato un danno irreversibile, ma siamo davvero nell’ambito delle complicanze rarissime.
No, esiste solo la possibilità di correggere dei deficit funzionali facendo ricorso alle strutture pubbliche: Ectropion, entropion, ptosi ma non con finalità estetiche.
Emocromo completo, Azotemia, Creatinina, Glicemia, Transaminasi, Y-GT,Na, K, P.T., P.T.T., Fibrinogeno oltre ad un Elettrocardiogramma. (Tutte le analisi e l’ E.C.G. hanno una durata media di 4-5 mesi).
Uno sguardo fresco con un risultato duraturo nel tempo attraverso un intervento relativamente poco invasivo e rapido.
Possibilità di lividi ed ematomi che però si risolvono nel corso di alcuni giorni. In alcuni casi, nei primi giorni dopo l’intervento, le palpebre tendono ad incontrare una certa difficoltà a chiudersi, ma anche questo problema si risolve spontaneamente e rapidamente. Per riutilizzare le lenti a contatto saranno necessari 8/10 giorni.
Una delle fasi più delicate per il paziente è la preparazione all’intervento,…
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